Un seno piccolo, non sviluppato o un seno ptotico (cedimento del seno, dopo una gravidanza per esempio) può essere corretto con una mastoplastica additiva, per ritornare a piacersi e ritrovare tutta la femminilità e sensualità che un bel seno rappresenta per ogni donna.
In questo intervento vengono inserite delle protesi mammarie in uno spazio creato sotto la ghiandola o direttamente sotto il muscolo pettorale. Le protesi sono costituite da un fodero di silicone o di poliuretano riempito con silicone coesivo o con soluzione salina. La forma delle protesi può essere rotonda oppure anatomica (a goccia). Soprattutto quest’ultima dona al seno un aspetto più naturale e armonioso. Una sostituzione delle protesi non è necessaria, salvo in caso di complicanze. Evento molto raro se l’intervento è stato eseguito da un chirurgo estetico esperto e qualificato.
Un seno molto grande è all’origine di malessere psicologico, sociale e fisico.
La postura scorretta causata dallo sbilanciamento del corpo, può provocare dolori cervicali e lombari, mal di testa e può portare a micosi o eczemi nel solco mammario. La riduzione mammaria è una terapia che rende possibile il ritorno ad una normale attività e funzione fisica.
Come è intuibile, il chirurgo plastico va ad eliminare il tessuto mammario in abbondanza, riposizionando l’areola e formando un nuovo seno con il tessuto rimanente. Dopo l’intervento, il seno risulterà naturale, esteticamente piacevole e di dimensioni adeguate.
Dopo una forte perdita di peso, una o più gravidanze o con l’aumento dell’età, il seno può presentare un cedimento più o meno grave, dovuto alla perdita di volume ed elasticità cutanea.
Con la mastopessi, il capezzolo viene riportato nella sua posizione naturale, il tessuto mammario rimodellato e la pelle in eccesso eliminata. Il seno appare risollevato e riacquista la naturale armonia nelle forme.
In base alla tecnica d’intervento, di regola, la cicatrice è pressoché invisibile.